L’attentato di ieri a Monaco di Baviera ripropone un tragico copione che va avanti da anni. Nel cuore dell’Europa democratica e inclusiva, il terrore é ormai componente costante della quotidianità. Episodi che hanno sollevato preoccupazioni (per così dire), sulla sicurezza interna e sulle politiche migratorie in Germania, alimentando dibattiti pubblici e politici. Ma la paura dei cittadini tedeschi e europei, quella non scompare con un dibattito. E, casuale o meno oggi, 14 febbraio, proprio a Monaco prende il via la Conferenza sulla Sicurezza, un evento internazionale che ospita numerosi leader mondiali. Anche se le autorità hanno potenziato le misure di sicurezza in tutta la città per garantire la protezione dei partecipanti e dei cittadini, il clima è pesante. Soprattuto perché tutte le misure di sicurezza possibili, si dimostrano inefficaci di fronte alla determinazione di chi, come l’afghano che ieri, durante una manifestazione sindacale, si è lanciato con l’auto contro la folla. Il bilancio, come sempre, é sconfortante: almeno 30 feriti, tra cui diversi bambini. L’autore dell’attacco, identificato come Farhad N., è stato arrestato immediatamente sul posto e, all’atto del fermo avrebbe scandito “Allahu akbar”, secondo quanto riferito dalla polizia tedesca.
Attentato a Monaco: i precedenti
Sono nell’ultimo anno, in Germania di sono verificati diversi episodi simili. Giova ricordarli:
22 gennaio 2025 – Aschaffenburg: Un 28enne afghano ha aggredito con un coltello un gruppo di persone in un parco, uccidendo un uomo di 41 anni e un bambino di 2 anni. Altre due persone sono rimaste gravemente ferite. L’aggressore, pare affetto da problemi psichici e con precedenti per violenza, è stato arrestato.
20 dicembre 2024 – Magdeburgo: Un medico saudita di 50 anni ha lanciato la sua auto contro i visitatori di un mercatino di Natale, provocando 6 morti e circa 200 feriti. L’attentatore, che aveva espresso insoddisfazione per il trattamento dei rifugiati sauditi in Germania, è stato arrestato immediatamente dopo l’attacco.
23 agosto 2024 – Solingen: Durante le celebrazioni per l’anniversario della città, un 26enne siriano ha accoltellato diverse persone, causando la morte di 3 persone e ferendone altre 8, di cui 4 gravemente. L’aggressore è stato arrestato poco dopo l’attacco.
31 maggio 2024 – Mannheim: Un 25enne afghano ha aggredito con un coltello sei persone, tra cui un poliziotto che è deceduto a causa delle ferite riportate. L’attentatore, con presunte simpatie per lo Stato Islamico, è stato arrestato e il processo a suo carico è iniziato a febbraio 2025.
Chi è Farhad N.
Come sempre, il profilo dell’attentatore é di quelli che ‘sfuggono’ alle autorità competenti non perché siano incapaci, ma perché ormai quelli come lui sono troppi. Impossibile monitorarli tutti. Sono figure quasi impalpabili, sfumate che in alcuni casi rispondo al nome di ‘lupi solitari’. Su queste pagine spesso abbiamo affrontato il tema della pericolosità di queste figure che, tra l’altro, godono della protezione della cultura inclusiva woke.
Farhad N., un giovane di 24 anni originario dell’Afghanistan, nato a Kabul nel 2001. Secondo quando emerso sarebbe arrivato in Germania alla fine del 2016 come minore non accompagnato, dopo un lo sbarco in Calabria ed un breve soggiorno a Brescia in Italia, ha successivamente richiesto asilo politico in Germania. La sua richiesta, però, è stata respinta, ma ha ricevuto un permesso di soggiorno temporaneo che ha sospeso la sua espulsione.
E oggi, dopo l’attacco, Gabriele Tilmann, magistrato che coordina le indagini, ci fa sapere che Farhad Noor ha ammesso di aver deliberatamente investito la folla. Quindi l’indagine ha rivelato un orientamento islamista del sospettato, frequentatore assiduo di una locale moschea, sebbene non emergerebbero prove che fosse affiliato a organizzazioni terroristiche come lo Stato Islamico. La polizia lo descrive come un uomo religioso, senza precedenti penali, e al momento non ci sono elementi che facciano pensare alla presenza di complici. Il classico profilo di un ‘lupo solitario’.
Attentato a Monaco: le autorità indagano per terrorismo
Le autorità, sempre più evidentemente in difficoltà davanti al verificarsi di questi episodi, hanno subito dichiarato di trattare l’episodio come un possibile (?!) attentato. Il governatore della Baviera, Markus Söder, ha espresso il suo sgomento per l’accaduto, sottolineando che gli inquirenti stanno valutando anche la pista terroristica. “È un evento semplicemente terribile”, ha dichiarato Söder. Ma il problema non é solo quello di definire con precisione se si tratti di terrorismo o meno. Perché mettendo insieme i puntini, ciò che emerge assomiglia molto ad un attentato. Anche se dovessero venir fuori le solite problematiche psichiche del soggetto in questione legate al disagio della mancata integrazione sarebbero improponibili dal momento che Farad N. era un body builder, appassionato di auto veloci e attivo nei social network dove postava le proprie immagini che evidenziavano un fisico scolpito ed un’immagine non certo propria degli islamisti, ma significativa di una volontà di non insospettire alcuno per l’aspetto esteriore non proprio caratteristico dei rifugiati abbisognevoli di carità.