Il dibattito sulle fake news o presunte tali diventa ogni giorno più rovente e proprio a questo proposito noi di Ofcs.report ci teniamo a chiarire alcuni aspetti.
Ci siamo sentiti chiamati in causa per un articolo de La Repubblica relativo a una presunta inchiesta sulle bufale online nel quale, i redattori dello scritto, hanno citato un nostro articolo condiviso con il blog scenarieconomici.it con la cui redazione manteniamo in essere uno stretto legame collaborativo.
Il quotidiano La Repubblica, il 3 dicembre scorso, ha inserito scenarieconomici.it in una lista di siti che produrrebbero fake news, per giunta al soldo dei russi. Questo tipo di accuse lanciate senza alcuna prova certa può essere pericoloso, soprattutto per un quotidiano a tiratura nazionale che, piaccia o meno, ha un notevole seguito di utenti, cui si dovrebbe rivolgere con l’opportuno equilibrio.
Noi di Ofcs.report, siamo aperti al dibattito e al confronto con i nostri lettori e con chiunque voglia discutere di ciò che pubblichiamo, ma non accettiamo, in alcun modo, accuse gratuite e prive di fondamento.
Il riferimento non è solo agli “impavidi” giornalisti autori del pezzo in questione, ma anche a tutti quei leoni da tastiera che tramite post sui social nei quali si allude a “certi siti” e “certe notizie”, fanno chiari riferimenti ai nostri contenuti. Ognuno è libero di condividere, leggere, apprezzarle o meno. Ma nessuno, ripetiamo nessuno, ha il diritto di lanciare accuse senza prove, in particolar modo chi ha la pretesa di giudicare le intenzioni dell’Isis o dei suoi adepti, ad esempio, a tal punto da riuscire a fornire spiegazioni diverse dalle minacce lanciate da questi ultimi sul web negli ultimi giorni. Tale supponenza presuppone forse la conoscenza personale di Al-Baghdadi o di qualcuno dei suoi uomini? In tal caso, il “fenomeno” avrebbe l’obbligo giuridico di condividere le informazioni in suo possesso con le autorità preposte e riferire quanto a sua conoscenza per non essere accusato di favoreggiamento o, comunque, di contiguità nella corrente di pensiero terrorista.
Siamo quindi pronti a discutere, tenendo sempre presente, però, che per lanciare accuse bisogna avere delle prove concrete. Altrimenti il rischio che si corre è di essere deferiti alla competente autorità giudiziaria, alla quale il blog scenarieconomici.it, seguito a ruota dal Codacons, in relazione ad articoli sulle vaccinazioni, ricorreranno nei prossimi giorni.
La campagna elettorale renderà il clima più rovente nei prossimi mesi, questo lo sappiamo. In ogni caso l’avversario, chiunque esso sia, va rispettato. La “guerra” va combattuta a viso aperto, con coraggio e determinazione. Noi siamo pronti a dire la nostra senza timore, anche sbagliando, ma non è nostro costume pugnalare alle spalle. Chi ha coraggio affronta il nemico a viso aperto. Tutto il resto sono quaquaraquà.
A seguito dell’articolo pubblicato su La Repubblica, noi di Ofcs.report abbiamo dato mandato ai nostri legali di vagliare l’accaduto per procedere nelle sedi opportune a tutela della testata e dei suoi lettori contro qualsiasi tentativo di delegittimazione dell’informazione fornita.
Il quotidiano La Repubblica, tra l’altro, è lo stesso che verrà querelato dal Codacons perché additato di fake news sui vaccini.