Ancora paura in Francia. Un uomo è stato ucciso intorno alle 8.30 di mattina all’aeroporto di Orly, a sud di Parigi, dalle forze di sicurezza dell’operazione Sentinelle, dopo che aveva sottratto l’arma a una soldatessa di pattuglia. L’aggressore era già noto alle autorità per la sua radicalizzazione, ma fino ad ora non era mai passato all’azione.
L’uomo, identificato come Ziyed B., un 39enne francese che si sarebbe radicalizzato in carcere, si è gettato sulla militare e le ha sottratto il fucile. Gli altri due membri della pattuglia hanno prima intimato all’assalitore di lasciare l’arma, poi hanno aperto il fuoco. “Si tratta di una pattuglia dell’Armée de l’air – ha dichiarato il ministro della Difesa Jean-Yves e Drian – composta da tre aviatori, di cui un riservista e un’aviatrice. La donna ha tentato di trattenere l’arma. Gli altri hanno ritenuto necessario aprire il fuoco per difendere la sicurezza pubblica. Questo dimostra che l’operazione Sentinelle è assolutamente indispensabile”.
L’uomo ucciso a Orly è lo stesso che, intorno alle 7 di questa mattina, ha ferito uno degli agenti di polizia con una pistola a aria compressa. Lo avevano fermato per un controllo a Garges-les-Gonesse, nel nord di Parigi. Aveva dato loro i documenti ma poi è scappato, abbandonando l’auto poco dopo e rubandone una seconda che è stata poi ritrovata nel parcheggio dell’aeroporto.
Lo scalo è stato chiuso ed evacuato e tutti i voli sono stati dirottati sui vicini aeroporti Beauvais e Charles de Gaulle.