Se non ricordo male dovrei averla già utilizzata in un altro articolo quest’espressione, ma non fa niente, qui la vedo bene …. e la uso di nuovo. La frase completa è: “Quousque tandem Catilina abutere patientia nostra?” (“Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?”).
Fu l’incipit (l’inizio), delle Orazioni catilinarie che, nell’anno 63 a.C., Marco Tullio Cicerone (un tempo ricordato come il Padre degli Avvocati – quello effigiato, prima della “semplificazione”, sulle marche da bollo che, per l’appunto, si chiamavano proprio “Cicerone”, in ossequio a lui), pronunciò dinanzi al Senato, facendosi accompagnare, direi assai prudentemente, da nerboruti legionari onde evitare che la spiacevole sorte che aveva saputo essergli stata riservata da quel simpaticone di Catilina proprio per quell’occasione, potesse realizzarsi. Così facendo spiazzò tutti perché, invece di iniziare il suo discorso secondo le regole dell’oratoria di quei tempi, e quindi iniziando con toni sommessi e pacati per poi mano a mano farli lievitare e giungere infine al culmine, in un crescendo sempre più serrato, quando l’oratore, ormai calamitata l’attenzione dell’uditorio, sferrava il colpo finale, spiazzando tutti, attaccò da subito e direttamente Catilina, provocando una reazione talmente forte nei senatori da neutralizzare quello scellerato piano. Malignamente mi vien da pensare che magari, oltre all’effetto dell’arte oratoria, di cui era certamente maestro, non sia stata indifferente la presenza di robusti legionari, tant’è che non successe nulla di quanto programmato, e il buon Cicerone se ne uscì tranquillamente incolume da quel momento così critico.
Lasciamo però da parte Cicerone e Catilina, citati solo perché quella frase mi sembra pertinente al discorso che voglio fare oggi, e occupiamoci invece di chi me l’ha fatta venire in mente. Chi è stato?
Ma è ovvio … faccione sorridente, quello che dice “mai con …”, per poi con acrobatica disinvoltura, solo il giorno dopo seraficamente far scomparire il “mai” … e, per l’appunto fare … il governo … proprio “con “.
C’è poco da fare, è più forte di lui, non ci riesce a tacere… soprattutto quando ci guadagnerebbe pure.
Avete ovviamente capito di chi parlo … il fratello del Commissario Montalbano. E allora, fratello del più famoso commissario d’Italia … quousque tandem … con quel che segue?
Ma, dico, signor odontotecnico, segretario di quel PD (che Luciano Violante esclude possa definirsi l’erede del PCI) nonché presidente della Regione Lazio, se ne accorge o no che sta travalicando sempre di più, un pò come Catilina, i limiti dell’umana tolleranza? E sì, egregio signore, forse Lei non ci ha fatto caso, troppo impegnato a illustrare il suo unico programma, e cioè abbattere (non sconfiggere) Salvini, ma definire quelli che non vi votano, se va bene, come dei fessacchiotti che non capiscono nulla, imbambolati dalle chiacchiere di pericolosi razzisti e xenofobi, scemenza e assoluta mancanza di rispetto verso gli altri a parte, esprime solo il pessimo risultato degli sforzi educativi dei Suoi genitori, certo non una linea politica. O magari saranno le cattive compagnie che Le fanno dire certe corbellerie? Chissà.
Infine, e qui torna Cicerone, lasciando da parte i rischi che si corrono quando si insulta qualcuno, perché non è che ci si imbatta sempre in timide educande, come le cronache ricordano ogni giorno, pensa davvero di fare qualcosa di utile per la sua di causa … insultando quelli che uno normale cercherebbe di convincere?
Guardi, oggi mi sento disponibile anche verso chi non la pensa come me e voglio farle una rivelazione: è difficile convincere a votare come pensiamo sia giusto … se il metodo di convinzione … è l’insulto.
Non ci aveva pensato? Capisco che per Lei possa esser duro ammetterlo ma, se ci riflette, magari si accorge che quelli che incitano all’odio, come vi piace tanto dire degli altri, e che però non usano espressioni neppure paragonabili alle vostre, che auspicate di mettere la gente a testa in giù … stanno tutti dalla sua parte! E allora, se lo domandi anche Lei egregio signor segretario del PD…fino a quando potrà tirare la corda.
Attento però che, come il giovanotto scientemente mandato a immolarsi in un incarico che pochi possono ricoprire, essendo necessari requisiti che mal per lui (e per noi), non solo non ha, ma che mai potrà avere, quali che ne siano le vere ragioni … ha fatto un bel capitombolo …
Su chi sarà il prossimo segretario di partito a capitombolare, Lei ce l’ha qualche idea? Io si!
Gli altri, cioè quelli eletti a obbiettivo dei suoi strali, al più potrebbero denunciarla … o farle causa.
Io, che conosco bene come funziona quel mondo, sicuramente non lo farei, per due motivi a mio avviso più che determinanti. Innanzitutto, avendo una certa pratica di politici, so perfettamente che è più facile far resuscitare un morto … che esser pagati (per un lavoro ovviamente) da un politico. E quindi denunciandoLa, neppure potrei sperare di arrecarle almeno il fastidio di dover aprire la borsa, con la conseguenza che finirei per danneggiare solo un incolpevole Avvocato (Oddio, uno che lavora gratis per un politico, tanto incolpevole lo è? Non lo so, ma lasciamo perdere).
Poi, perché in un’epoca in cui chi viola le leggi di uno Stato sovrano, e per di più sperona un’imbarcazione militare, non può neppure essere arrestato, mentre invece gli assassini vengono liberati prima di aver scontato la pena, comunque per me sempre troppo bassa loro inflitta, e allo stesso tempo si perseguono gli atti di governo.
Capisce perchè, senza voler offendere nessuno, le dico che mi sentirei molto poco fiducioso sull’esito di un giudizio del genere?
E allora?
E allora mi accontento, scrivo il mio dissenso, e mi prendo licenza di dire che Lei è un arrogante e un maleducato. Poca cosa, certamente, ma quando si ha di fronte uno come Lei, che ha calpestato la propria di immagine, infangandola, per libera (?) scelta, dimostrando il reale valore della sua parola, di che vogliamo parlare? Ce l’ho davanti agli occhi quel video (se lo vada a rivedere, che magari potrebbe farle bene), egregio fratello del simpaticissimo Commissario Montalbano, di quando, sbracciandosi come in preda agli effetti di chissà che sostanza, urlava che mai avrebbe fatto un governo … con quelli con cui lo ha fatto il giorno dopo!
Lasciando perdere concetti quali dignità e amor proprio, la domanda è una sola: lei, quando è da solo e le capita di passare davanti a uno specchio, riesce ancora a guardarsi senza vergognarsi di sé stesso?
È vero che i politici sono ormai talmente impermeabilizzati a tutto … che mi sa che anche il napalm vi scivolerebbe via come acqua fresca, ma di fronte ai vostri figli .. come fate a guardarli in faccia?
Un figlio non è un avversario politico, è uno che guarda, ascolta … giudica! E con quale faccia vi presentate a loro, sapendo che gli avete dato l’esempio di un mentitore, di uno che non ha il coraggio delle proprie azioni, di un voltagabbana?!
Tranquillo, non si curi di questo fastidioso censore fuori tempo, che non ha ancora capito che oggi, espressioni quali dignità, amor proprio, coerenza, correttezza, non hanno più alcun senso … e pensi alle sue cose … magari ai risultati delle prossime elezioni …Intanto, dorma bene fratello di Montalbano, ora che può … perché mi sa tanto che tra qualche giorno, ufficializzarti i risultati delle elezioni regionali … il sonno durerà a venire.
E però sia cortese, la smetta di insultare, tanto i voti li perde lo stesso ma non per colpa di Salvini, del sottoscritto o di chissà chi, semplicemente per colpa sua e dei suoi compagni … volevo scrivere “di merende”, ma non sarebbe carino … e allora diciamo “di partito”.
Caro fratello del simpatico Commissario Montalbano (simpatico lui, non Lei), sappia che insultare gli elettori degli altri, che prima che elettori, sono cittadini, donne e uomini liberi, che faranno di tutto per rimanerlo, anche se con il vostro governo di responsabilità (e ringraziate Iddio, se ci credete, o chi vi pare, che non c’è responsabilità davvero) il rischio di perderla sta diventando sempre più concreto, non troverete una massa imbelle che non si difenderà dalla prevaricazione, anche se siete riusciti, Lei e i suoi compagni di partito, a far rimpiangere quelli che si diceva rubassero, e che però sapevano governare.
Lei è ovviamente liberissimo di fare politica come più Le aggrada, esporre i Suoi programmi (ammesso che ne abbia, perché a sentirLa parlare, a parte il monotematico attacco all’odiato Salvini, che voi si sinistra mi sembra abbiate sostituito al pane quotidiano), non se ne è mai sentito parlare.
Mi fate venire in mente la letterina di Natale quando tutti, Lei compreso immagino, promettevamo che saremmo stati più buoni, ovviamente ben guardandoci dall’assumere espliciti e chiari impegni … hai visto mai … Per cui, continui pure con i vacui discorsi a cui ci ha abituati, come è Sua indiscutibile libertà di fare e che io almeno non ci penso neppure a comprimere o limitare.
Io, per difendermi, e questa è veramente legittima difesa, avendo sempre a portata di mano il salvifico telecomando che mi mette al riparo da rischi … so bene come difendermi da Lei e da gente come Lei.
E però, per concludere, torniamo all’incipit: quousque tandem … pensa di poter abusare della pazienza di chi insulta del tutto gratuitamente ogni giorno? Va bene che per molti della sua parte Salvini, Meloni, Fusaro, Socci, e altri, vanno bene a testa in giù, così dimostrando la vostra idea di bontà (ha fatto caso non ho detto buonismo), e di rispetto degli altri.
Comunque egregio fratello del Commissario Montalbano, Le auguro di vero cuore un ottimo fine settimana … così potrà esser più preparato lunedì ad affrontare le torme di giornalisti, e sicuramente di elettori felici, che vorranno con Lei festeggiare la sfolgorante vittoria …
Ad meliora et maiora semper!