Botte e maltrattamenti per imparare il Corano. Era questa la “linea educativa” adottata in un’associazione culturale islamica di Pisa. La Squadra Mobile della città ha infatti scoperto quale incubo erano costretti a vivere una sessantina di ragazzini tra 7 e 17 anni, tutti stranieri, vessati e malmenati dai ‘maestri’ della scuola coranica. Due le persone arrestate e una terza indagata per i presunti comportamenti adottati nei confronti dei minori. Le lezioni, una specie di dopo scuola, si svolgevano all’interno di un appartamento a Santa Croce sull’Arno.
Mazze e bastoni usati per insegnare il Corano
Le indagini sono durate mesi e gli investigatori avrebbero accertato, anche grazie all’installazione di videocamere, i maltrattamenti che i minori erano costretti a subire. Dopo i primi riscontri gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica, Flavia Alemi, avrebbero installato all’interno delle aule videocamere e microspie che avrebbero consentito di ricostruire il quadro probatorio che ha portato all’emissione dei provvedimenti restrittivi nei confronti dei due sedicenti imam senegalesi. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nell’immobile adibito a scuola coranica, hanno anche sequestrato bastoni e mazze usate per colpire i bimbi costretti a imparare a memoria i versi del testo sacro.
Non é la prima volta che le forze dell’ordine scoprono situazioni simili
Tra i tanti casi venuti a galla in questi anni, c’è anche quello avvenuto a Roma e emerso nel luglio del 2018 che ha portato all’arresto di un altro “insegnate” di arabo e Corano. Anche in questa circostanza, i minori venivano picchiati e maltrattati. Stando alle indagini, le “pratiche educative” sarebbero state condivise anche dai genitori degli studenti.