A cura di Carla Schiavo e Veronica Poto
Il mondo accademico è sostanzialmente diviso riguardo all’utilizzo della tecnica ipnotica. Molti esperti e psicoterapeuti ritengono si tratti di una pratica che non ha nessuna validità scientifica. Altri, invece, reputano che possa esser utile nella risoluzione di traumi. Ofcs.report ha cercato di fare chiarezza, realizzando interviste con esperti favorevoli e contrari per comprendere se possa esser utilizzata come terapia e se sia sicura.
COS’E’ L’IPNOSI
La tecnica è utilizzata nell’ambito della psicoterapia, con pazienti adulti, il cui scopo è riconoscere e curare alcuni disturbi psicologici, come problemi d’ansia e depressione. Essa mira, alla risoluzione dei conflitti psichici, attraverso il recupero inconsapevole della causa originaria di questi. L’origine di tali conflitti si ricerca nei primi anni di vita del paziente (ipnosi evocativa) o addirittura di vite precedenti(ipnosi regressiva) ricercando il momento esatto in cui si è verificato l’evento traumatico.
L’IPNOSI COME CURA
Freud parlava di tecnica di rimozione. Spesso l’uomo per convivere con avvenimenti spiacevoli della propria vita, attua un meccanismo di rimozione perfetto. Il trauma può esser totalmente rimosso oppure accantonato in una parte dell’inconscio. Il questo caso si parla di autoinganno, cioè si finge con sè stessi che quel fatto non sia mai accaduto. È l’unico modo per vivere in pace con la propria coscienza. Per superare quei traumi bisogna riportarli in superficie attraverso l’ipnosi. Il trauma può esser superato solo se latente. Invece se il trauma è manifesto l’ipnosi può esser inutile.
CHI PUO’ EFFETTUARE L’IPNOSI
Il terapeuta che effettua la seduta di ipnosi induce nel paziente una momentanea e controllata alterazione della coscienza (ipnosi), durante la quale è possibile fare un viaggio indietro nel tempo (regressione). In tale condizione, definita di trance, il paziente potrà esplorare, sotto la guida del terapeuta, il suo passato o parte di esso, motivo per cui questa tecnica ha un chiaro valore evocativo.
Un bravo psicoterapeuta vive la regressione insieme al paziente. La perfezione è rappresentata da uno psicoterapeuta che conosce la regressione di tipo karmico. Bisogna conoscere il Karma per portarci alla luce e alla verità. (Il karma é l’insieme delle conseguenze delle azioni compiute da un individuo nelle vite precedenti che creano conseguenze in questa vita ed anche nelle vite future).
IPNOSI E RELIGIONE
Una parte fondamentale dell’ipnosi è il credere che sia possibile. Abbandonarsi alla guida del tarapeuta, non sempre è semplice e non è detto che si possa riuscire al primo tentativo. L’ipnosi regressiva, presuppone che si creda di aver vissuto delle vite precedenti e quindi che esista la reincarnazione. L’unica religione che la ammette è il buddismo. Per questo motivo c’è una stretta relazione tra ipnosi e Karma.
Dunque, la perfezione è rappresentata da uno psicoterapeuta che conosca la regressione di tipo karmico. Il karma é l’insieme delle conseguenze delle azioni compiute da un individuo nelle vite precedenti che creano conseguenze in questa vita ed anche nelle vite future. Bisogna conoscere il Karma per portarci alla luce e alla verità ovvero la regressione di tipo karmico permette di ricercare le vite passate per scovare la causa dell’infelicità o problemi della vita di oggi.
L’IPNOSI A SCOPO MILITARE/L’OMICIDIO KENNEDY
Un’ipotesi collegata all’ipnosi fornisce una possibile spiegazione circa l’assassinio di Robert Kennedy. Il suo omicida Shiran Shiran, un cittadino palestinese, ha sempre sostenuto di non ricordare nulla di quanto avvenuto. Durante l’udienza, l’attuale avvocato di Sirhan – William Francis Pepper– ha sostenuto che il suo assistito venne “manipolato” e “ipno-programmato” prima dell’omicidio, in cui non avrebbe agito da solo: nelle settimane successive disse che erano state manipolate delle prove per incastrare Sirhan. Le dichiarazioni di Pepper sostengono in parte le numerose teorie del complotto che continuano a occuparsi della morte di Bobby Kennedy. La domanda sorge spontanea: è possibile programmare un individuo a compiere un omicidio contro la sua volontà? E ancora. Grazie all’ ipnosi è possibile imporre a un soggetto di cancellare intere porzioni della propria memoria a comando? Sirhan è stato sottoposto a seduta ipnotica da cui si è evinto che fosse un soggetto facilmente ipnotizzabile, cadendo in trance quasi subito. Negli anni ’70 una notizia shock colpì l’America, quando si seppe che la Cia aveva messo in atto un programma segreto Mk Ultra, il cui scopo era manipolare la mente umana fino a portare l’individio a compiere qualunque azione gli venisse ordinata. Esperimenti che hanno avuto luogo a Montreal, presso la clinica Allen Memorial. Non si conoscono, qualora ci fossero, connessioni tra questo e l’omicidio di Robert Kennedy ma riecheggiano le parole di Shiran, nei giorni immediatamente seguenti all’omicidio: “Io non ricordo nulla”. Il programma Mk Ultra è stato smantellato, ma l’assassinio di Kennedy coincide proprio al periodo in cui la Cia conduceva esperimenti di manipolazione cerebrale all’insaputa di tutti. Possibile che Shiran sia stato sottoposto a uno di questi trattamenti? La risposta non si conosce. Si può discutere però sulla finalità dell’ipnosi e sulla sua presunta pericolosità, se indirizzata a spingere un soggetto a compiere azioni di cui non è consapevole, azioni che potrebbero rivelarsi pericolose e deleterie per la collettività.
BRIAN WEISS, L’IPNOSI REGRESSIVA CONTRO LA PAURA DELLA MORTE
Uno dei maggiori psichiatri ad esercitare l’ipnosi in America è Brian Weiss: uno scettico, credeva nell’ipnosi ma non in quella regressiva. Nel 1980 aveva una paziente di nome Caterina, era depressa e aveva numerose fobie, tra cui quella di non riuscire a inghiottire e non aveva ricordi inerenti alla sua infanzia. L’intento di Weiss era indurre Caterina all’ipnosi, ma lei è ritornata indietro di circa 4000 anni. In quella vita precedente è morta annegata, spiegando così la sua paura di inghiottire.
Da allora Weiss usa l’ipnosi per curare le persone dalle fobie, dai problemi fisici e per superare la paura della morte.