“Questo Governo ha posto le politiche sociali in cima alla scala delle priorità, prevedendo a tal fine l’attribuzione di risorse e intervenendo con provvedimenti normativi attesi da sempre, si pensi, ad esempio, alla legge cosiddetta ‘Dopo di noi’”. A dirlo, in un’intervista a Ofcs Report, l’onorevole Franca Biondelli, Sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
In Italia esistono appena 350 parchi gioco inclusivi, pari al 5% del totale. Gli Enti Locali non hanno fondi e il risultato è che a pagare i tagli sono spesso i più deboli. Cosa ne pensa?
“Come cittadina, prima ancora che come politico, sono convinta della necessità che venga assegnato un posto preminente alle esigenze dei più fragili per far sì che nessuno resti fuori dal perimetro delineato dai diritti fondamentali, il cui godimento spetta a noi tutti. Come politico non posso che confermare questa affermazione, aggiungendo che questo Governo ha posto le politiche sociali in cima alla scala delle priorità, prevedendo a tal fine l’attribuzione di risorse e intervenendo con provvedimenti normativi attesi da sempre, si pensi, ad esempio, alla legge cosiddetta “Dopo di noi”.
Per realizzare parchi inclusivi non resta che affidarsi al volontariato. Nel comune di Costa Masnaga, una piccola associazione ha dato vita al progetto del Parco Mattia Riva. Hanno raccolto i fondi per realizzarlo ma anche lì dalle Istituzioni nessun aiuto. Non ritiene che queste iniziative vadano valorizzate?
“Il Volontariato è per il nostro Paese una risorsa preziosa e un valore aggiunto. So di non dire niente di nuovo ma non posso che confermare l’importanza di valorizzare le esperienze che nascono dalla capacità che, da sempre, hanno i grandi progetti di aggregare. Anche su questo fronte l’attuale esecutivo si è impegnato con la riforma del Terzo Settore”.
Come procede il dialogo con le associazioni del terzo settore?
“Il Ministero è impegnato nella stesura dei decreti legislativi attuativi della legge di riforma del Terzo settore, approvata nel giugno 2016. In tal senso, l’elaborazione dei singoli provvedimenti, che riguardano la disciplina dell’impresa sociale, le misure di sostegno allo sviluppo del Terzo settore, e la redazione del codice dello stesso, ha potuto contare sull’apporto propositivo di tutte le rappresentanze coinvolte, dal mondo del volontariato a quello dell’associazionismo, dal mondo della cooperazione a quello delle fondazioni, con le quali è stato mantenuto costantemente aperto un proficuo canale di confronto, a vantaggio della qualità dei testi normativi”.
Il confronto con il Terzo Settore ha prodotto dei risultati?
“Il percorso di collaborazione ha trovato una significativa espressione nel memorandum firmato lo scorso 27 aprile dal Ministro Poletti con il Forum nazionale del Terzo Settore, nel quale, muovendo dal ruolo dell’ente riconosciuto come soggetto rappresentativo di larga parte delle realtà coinvolte, viene istituzionalizzato il confronto politico e tecnico sul tema della riforma del Terzo settore”.
Conferma l’intenzione del governo di tagliare i fondi sulla non autosufficienza?
“Relativamente al Fondo per le non autosufficienze (Fna), faccio presente che per il corrente anno rimane confermato l’importo pari a 450 milioni di euro, a valere sul bilancio dello Stato, che rappresenta comunque un incremento rispetto alla dotazione di 400 milioni del 2016, nonché il massimo storico. Ulteriori 50 milioni di euro saranno comunque previsti nel decreto di riparto a valere sui bilanci regionali con la medesima finalizzazione del Fna, portando la dotazione complessiva a 500 milioni di euro. Nessun “taglio” quindi, grazie all’accordo tra Governo e Regioni, che permetterà nella modalità sopra descritta, di recuperare anche i 50 milioni aggiuntivi previsti per il 2017 dal Decreto legge “Mezzogiorno” (D.L. 243/2016). Un buon risultato per questo Governo se pensiamo che il Fna era stato azzerato. Sempre sul fronte dell’Fna è attivo un tavolo dedicato al tema delle non autosufficienze che riunisce le parti sociali, le due grandi federazioni delle persone con disabilità e le associazioni dei disabili gravissimi, in particolare della Sla. Il Tavolo si è riunito più volte a partire dalla fine del 2015 ed è attualmente in corso di formalizzazione al fine di definire un Piano per le non autosufficienze, come previsto dal decreto di riparto dell’Fna per l’anno 2016”.
Quali altre iniziative a favore delle persone disabili sono state avviate?
“Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali assicura un dialogo costante con le associazioni delle persone con disabilità. È in questi giorni in via di ricostituzione l’Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità, che riunisce tutte le associazioni più rappresentative del mondo della disabilità insieme alle amministrazioni dei diversi livelli di Governo ed è presieduto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali”.
Quali sono le finalità dell’Osservatorio?
“L’Osservatorio è responsabile della redazione di un Programma d’azione biennale per la promozione dei diritti delle persone con disabilità, documento programmatico che riguarda tutte le politiche sulla disabilità. Il secondo Programma d’azione è in via di adozione con decreto del Presidente della Repubblica (disponibile qui, ndr), dopo esser stato oggetto di confronto anche nel corso della Conferenza di Firenze tenutasi il 16 e 17 settembre 2016 e approvato dall’Osservatorio successivamente. Ritengo utile richiamare la proposta del secondo Programma d’azione biennale, anche in materia di barriere architettoniche, perché il citato Programma ha dedicato un’apposita linea di intervento (la numero 6, ndr), alla promozione e all’attuazione dei principi in tema di accessibilità, progettazione universale ed abbattimento delle barriere architettoniche, individuati quali obiettivi di rilevanza strategica nell’ambito delle azioni rivolte alle persone con disabilità”.
@PiccininDaniele