Ma gli facesse male l’aria? Fosse colpa del vento di scirocco, anticamente chiamato “la bestia che soffia”, che se ti entra in testa può farti impazzire? Altrimenti non si spiega il flagello del disagio mentale che si sta abbattendo sugli immigrati nel nostro Paese.
Decine di omicidi e aggressioni commessi da stranieri, tutti affetti da disturbi psichici.
Almeno secondo la narrazione quotidiana nei salotti televisivi e sui giornaloni, dove imperversa un esercito di tuttologi, giornalisti e politici che si affanna a spiegarci questa strana coincidenza. E che dobbiamo capire, che dobbiamo tollerare, che dobbiamo integrare. E a puntare il dito, chiaramente contro gli italiani razzisti e fascisti che faticano a credere a questo “raptus collettivo” dei clandestini, anche gli uomini di Chiesa. Dalla “confraternita” dei preti anti- Salvini, fino ai piani alti.
Tutti medici pietosi, che stanno facendo la piaga, quella della violenza da parte degli immigrati, assai puzzolente.
Sempre pronti a giustificare, a minimizzare.
Dalla donna congolese che pare farneticasse di riti voodoo mentre strappava il rosario a Matteo Salvini, al tunisino che si vocifera si sentisse perseguitato e per questo avrebbe infierito senza pietà sul povero don Roberto a Como.
E sono solo gli ultimi episodi in ordine di tempo. La lista è lunga.
Come non ricordare il sequestro della guardia giurata nel Duomo di Milano? Anche lì responsabile un immigrato. Ovviamente squilibrato.
E il povero Stefano Leo a Torino? Sgozzato da un marocchino perché “sembrava felice”.
Quasi una sfrontatezza nei confronti dell’assassino, sembra di sentirli i commenti dei” buonisti”.
Compagni saccenti e sprezzanti verso l’italiano, che in fondo per loro è sempre un po’ carogna.
Dunque, i clandestini sbarcano e ce li dobbiamo tenere, tanto l’Europa fa spallucce.
E lo abbiamo capito.
Quello che non abbiamo ancora compreso bene è se sbarcano e danno di matto o se salpano già folli.
Tutti insieme, una sorta di esodo “pazzesco” verso l’Italia.
In senso letterale.
Ma la sinistra, soprattutto quella vipparola, è sempre e comunque pronta a sollevarli da ogni responsabilità.
I centri sociali disposti a coccolarli.
Ad ogni violenza, una levata di scudi che somiglia sempre più ad un’arrampicata sugli specchi.
E questo giochetto di censurare la verità, di edulcorarla ad uso e consumo del “povero clandestino”, non può durare a lungo.
Sta diventando un’offesa all’intelligenza degli italiani.
Compagni, gialli e rossi, qui occorre trovare una soluzione.
E occorre trovarla in fretta, perché quell’aria che, come dite voi, pare stia facendo impazzire gli immigrati per gli italiani sta diventando irrespirabile.
E delle due l’una.
Se dite che i porti chiusi non servono, perché la violenza e la delinquenza non sono figlie dell’immigrazione ma del disagio psichico, allora bisogna riaprire i manicomi.
O pure questa è roba da fascisti?