“Sono molto colpito del seguito che sta ottenendo”. Alessandro Cadelano, admin unico della pagina Facebook Militari Amministrativa è l’ideatore di quello che può essere definito un fenomeno social forse senza precedenti. Tutti i giorni, attraverso i post sulla pagina, fornisce ai suoi 52000 follower un servizio di informazione e consulenza sulle tematiche amministrative dei militari. E quindi aggiornamenti su buste paga, stipendi, trattenute, pensioni e molte altre questioni che riguardano una categoria di lavoratori a volte dimenticata.
Quando nasce l’idea di Militari Amministrativa?
“Nasce ben 6 anni fa, con l’avvento del Noipa. A novembre 2015, infatti, ricevetti una e-mail con all’interno le credenziali e istruzioni per attivare il mio account utile per poter sbrigliare ogni problematica inerente il campo economico-fiscale. Decisi allora di creare Militari Amministrativa, quelle info erano incomprensibile per me del settore, e mi misi nei panni di numerosi colleghi che di contabilità non ne capivano tanto”.
52000 seguaci e molteplici visualizzazioni in poco tempo. Cosa significa?
“Da subito raggiunsi numeri incredibili. Ad oggi sono 52.000 seguaci e fino a 200.000 visualizzazioni in brevissimo tempo. Ma la cosa più strana non erano tanto i numeri, ma il bisogno della gente di consultare la pagina e scrivermi in privato. In quel momento capii che a breve saremmo implosi in complicazioni amministrative che avrebbero solo confuso ulteriormente quanto già era di difficile comprensione”.
Ha inciso in tutte queste complicazioni il Noipa?
“Noipa è una ‘piattaforma perfetta’, non ho nulla da ridire. Purtroppo a volte non si allinea con le esigenze dei militari”.
In che senso? Può fare qualche esempio?
“La burocrazia vede ancora oggi numerosi VFP1 che, raffermati un mese prima del congedo previsto, si vedono senza stipendio per uno/due mesi in quanto le tempistiche di elaborazione del cedolino non si allineano con la burocrazia ministeriale. Con il supporto di qualche politico, dal 2017 porto avanti la battaglia per la trasparenza del cedolino, ma al momento senza risultati. Prima del 2016, infatti, il cedolino gestito direttamente dalla Forza Armata, rasentava la perfezione. Le voci erano indicate singolarmente e nello specifico indicavano ogni tipologia di una eventuale bonifica o addebito. La stessa amministrazione aveva la possibilità di rielaborare e modificare il cedolino durante il mese in corso per eventuali rettifiche. Si era addirittura raggiunta la perfezione con il conguaglio fiscale che veniva fatto ogni anno (febbraio-marzo). Il cedolino che ci viene consegnato mensilmente oggi, invece, si basa su codici, per quanto perfetti e corretti nel loro essere”.
Una confusione che non trova risposte altrove?
“Oggi siamo davanti a tanta confusione, e il fatto che la mia pagina sia una tra le più seguite, è la testimonianza che c’è davvero troppo caos. Un altro esempio? Solo l’anno scorso vennero emesse tre Certificazioni Uniche, ma le stesse non sono andate a modificare la prima che aveva acquisito l’Agenzia delle Entrate. Quindi, a mio avviso, molti in buona fede hanno sbagliato la compilazione del modello 730. Aggiungo che mi sono trovato a spiegare a diversi commercialisti la problematica della defiscalizzazione, in quanto la stessa veniva riportata sulla CU ma non sul 730 precompilato: un caos insomma. L’ultima grave e seria problematica è arrivata con il DL03/2020, che sostituiva il vecchio ‘bonus Renzi’. Dal 2020 accadde che questo Bonus è corrisposto con degli algoritmi usati dal sistema per prevedere il reddito annuale ipotetico, attribuendone così un importo. Il problema dove sta? Noi militari per i primi 4/5 mesi dell’anno percepiamo uno stipendio base senza alcuna accessoria, ma da giugno in poi iniziano ad essere pagate le ore di straordinario, il servizio ‘Strade Sicure’, le Guardie e altre indennità operative. Il tutto fa lievitare di tanto il reddito ipotetico che si era calcolato il sistema, che in fase di ricalcolo genera un grosso addebito in fase di conguaglio”.
Quindi in tanti non sanno quanto prenderanno di stipendio?
“Se oggi chiedessimo a 100 militari a quanto ammonta il loro stipendio, 90 di loro non saprebbero rispondere”.
Gli organi preposti come si sono mossi per far fronte a questo malcontento?
“Il tutto ha evidenziato la grande professionalità degli organi amministrativi militari che, con tutte le loro forze, cercato di venire incontro all’amministrato, capendone la difficoltà e tante volte aiutandolo”.