Sicurezza europea e influenze iraniane: monitoraggio e prevenzione delle minacce indirette
Nel caos geopolitico che si sta addensando tra Washington e Teheran, l’Europa rischia di essere più che un semplice spettatore. Infatti, in caso di un attacco statunitense all’Iran che nelle ultime ore sembra prendere peso dalle agenzie di stampa, il nostro Continente potrebbe ritrovarsi esposto a dinamiche di rischio che negli ultimi anni erano rimaste in secondo piano, come il terrorismo.
Il rischio di una risposta dell’Iran in Europa accanto alla controffensiva diretta contro Israele, è probabile. In passato, Teheran ha dimostrato di averne la capacità e la volontà, e la minaccia era presa in seria considerazione già da mesi, dopo l’aggravarsi della tensione medio-orientale seguita al 7 ottobre dello scorso anno.
L’Iran potrebbe reagire attivando le sue cellule dormienti di Hezbollah presenti all’estero o facendo leva sull’unità 840 dei Guardiani della Rivoluzione (IRGC), una struttura nota per operazioni sotto copertura. Gli attacchi, in caso di escalation, potrebbero prendere di mira obiettivi simbolici o comunitari, ma non si può escludere il rischio di azioni meno prevedibili, come già accaduto in passato, anche fuori dai confini europei.
Se gli Stati Uniti decidessero di colpire Teheran, puntando a siti nucleari o installazioni militari, è difficile pensare che la risposta iraniana si limiterebbe a un conflitto aperto. L’Iran non può sostenere una guerra diretta contro Washington. Ma il suo potenziale si trova altrove. In anni di sanzioni, isolamento e pressioni internazionali, ha costruito una rete complessa fatta di alleanze informali, gruppi armati e operazioni non convenzionali come documentato nei rapporti citati nelle sezioni successive.
Oggi l’Europa appare tranquilla, ma secondo alcune analisi, potrebbero già esserci sul suo territorio persone legate all’Iran o a Hezbollah, integrate nel tessuto sociale e apparentemente lontane da qualsiasi attività sospetta. Non si tratta necessariamente di individui pronti ad agire, ma piuttosto di figure che, in caso di forti tensioni, potrebbero essere chiamate a svolgere ruoli di supporto: osservare, raccogliere informazioni, facilitare contatti o movimenti.
- Nel rapporto annuale TE-SAT di Europol, ad esempio, si parla chiaramente di un ambiente radicale sempre più “decentrato e volatile”, dove attori ispirati da ideologie esterne, ma non necessariamente affiliati formalmente a un’organizzazione, possono rappresentare una minaccia imprevedibile e letale. È il terreno perfetto per due categorie pericolose: le cellule dormienti e i lupi solitari.
- Secondo il rapporto dell’International Centre for Counter-Terrorism (ICCT) dell’Aia, centro di ricerca indipendente specializzato in sicurezza internazionale, (riconosciuto con contributi della DGSI francese), Islamic Revolutionary Guard Corps, sfrutta reti criminali in Europa per operazioni esterne. Le reti criminali agiscono in copertura, fornendo facilitatori compensati per compiti operativi, logistici o di sorveglianza, senza apparati organizzati. E agiscono solo quando ricevono l’ordine. È proprio su questo punto che si concentra il rapporto l’Iran sta usando gruppi criminali europei come strumenti operativi per missioni coperte. L’attore principale è la Forza Quds, il braccio esterno dell’IRGC. Il suo modus operandi, affinato negli anni, è tanto semplice quanto efficace: evitare l’esposizione diretta e delegare compiti delicati a soggetti europei, spesso provenienti da ambienti criminali già rodati nel traffico d’armi e di droga. Uno dei casi più eclatanti recenti, riguarda l’utilizzo di ex membri degli Hells Angels, noti gruppi motociclistici dalla doppia identità: simbolo culturale da una parte, gang criminale transnazionale dall’altra.
La vera forza e il vero rischio della strategia iraniana si trova nella capacità di coinvolgere persone che, all’apparenza, non hanno nulla a che fare con il terrorismo o con l’Iran. Non si tratta di agenti segreti, né di militanti ideologici: spesso sono piccoli criminali locali, membri di gang, trafficanti, o anche persone comuni.
- Un rapporto pubblicato dal Combating Terrorism Center di West Point, uno dei più rispettati centri di ricerca militare degli Stati Uniti, ha analizzato 98 operazioni riconducibili all’Iran tra il 1979 e il 2021, condotte in varie parti del mondo. Il quadro che emerge è netto: Teheran ha sia la volontà che la capacità di colpire i suoi nemici ovunque si trovino, senza farsi scoraggiare dai confini o dalle distanze. Nel tempo, l’Iran ha messo in piedi una rete sofisticata e ben radicata, fatta di agenti sotto copertura, cellule dormienti, appoggi diplomatici e persino contatti nel crimine organizzato locale. Non agisce di fretta, si muove con una logica molto fredda e calcolata, anche a costo di aspettare anni prima di passare all’azione.
Tuttavia, è importante sottolineare che molte di queste minacce vengono da tempo monitorate, neutralizzate o prevenute. L’Europa è ben consapevole del quadro e negli ultimi anni le forze di polizia hanno rafforzato il coordinamento, la condivisione informativa e le contromisure in ambito cyber, logistico e territoriale.
In conclusione, Le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Iran potrebbero generare nuove forme di pressione indiretta. Tuttavia, non si tratta di lanciare allarmi, ma di sviluppare consapevolezza strategica. L’uso di reti dormienti, facilitatori criminali o operatori sotto copertura è una tattica nota, ma anche contrastata in modo sempre più efficace.
La risposta dell’Europa non può che passare da una maggiore integrazione tra intelligence, forze dell’ordine e apparati di sicurezza, e da un rafforzamento del controllo delle reti informali sul territorio. In questo contesto, la cooperazione internazionale diventa l’elemento chiave per trasformare la minaccia silenziosa in un rischio sotto controllo.
Bibliografia
https://ctc.westpoint.edu/trends-in-iranian-external-assassination-surveillance-and-abduction-plots/?
https://icct.nl/publication/iranian-external-operations-europe-criminal-connection?
https://www.europol.europa.eu/publications-events/main-reports/tesat-report?
https://www.thesun.co.uk/news/30399272/iran-hells-angels-hitmen-terror-attack-europe-us/