Israele decapita la leadership della Jihad islamica palestinese. In un’operazione mirata denominata “Shield and Arrow” (Scudo e freccia), l’Idf ha effettuato attacchi aerei su Gaza che hanno portato all’eliminazione di 12 terroristi della Jihad Islamica palestinese tra i quali tre membri di alto rango.
Durante l’azione congiunta tra Idf e Shin Bet (il servizio segreto interno di Israele), sono stati neutralizzati Khalil Bahitini, comandante delle Brigate al-Quds nel nord della Striscia di Gaza, Tariq Izz al-Din, portavoce del movimento e Jihad Al Ghanem, segretario del consiglio militare del movimento
Oltre al bombardamento delle abitazioni dei tre leader della Jihad, sono stati distrutti dieci siti per la produzione di munizioni e razzi ed altri complessi militari.
L’attacco, purtroppo non ha potuto preservare la vita dei familiari dei miliziani, coinvolti nelle esplosioni.
Ma in particolare, Khalil Bahitini, Comandante della Jihad islamica dell’area settentrionale della Striscia di Gaza, si è reso responsabile del lancio di razzi verso il sud di Israele durante il mese scorso.
La Jihad Islamica palestinese è sotto shock per le perdite subite e non è ancora stata in grado di rispondere all’attacco con il consueto lancio di razzi verso Israele, anche in considerazione dell’assenza di una linea di comando di cui facevano parte i tre leader neutralizzati.
Khalid Meshaal, leader di Hamas, dal Libano ha dichiarato che “le forze della resistenza daranno una risposta decisiva al crimine dei sionisti con tutte le forze di resistenza unite”.
È indubbio che una risposta vi sarà e per questo la città meridionale israeliana Sderot si prepara per l’evacuazione di circa 4500 civili residenti nella zona.
L’Idf ha ordinato la mobilitazione dei riservisti mentre il Governo di Gerusalemme ha avvertito l’organizzazione terroristica Hamas di astenersi dall’entrare nel conflitto, pena la distruzione delle sue infrastrutture logistiche e militari.
Inoltre, Israele ha avvisato l’Iran di scegliere se ordinare all’organizzazione terroristica di Hezbollah in Libano e alle milizie sciite sostenute da Teheran in Siria di entrare o meno in azione, in tal caso per Gerusalemme si darà inizio ad un conflitto regionale senza esclusione di colpi.
Nel frattempo, l’Unità 8200 dell’Idf ha hackerato i siti internet della Jihad Islamica palestinese con un attacco informatico che ne ha annullato le potenzialità lasciandone traccia in rete accompagnata dalla scritta “Chi sarà il prossimo?”, con le foto dei leader eliminati questa notte.
L’Anp ha chiesto l’intervento dell’Onu per condannare quella che viene giudicata un’aggressione ingiustificata contro ala Striscia di Gaza.
Ma come diceva il compianto Primo ministro israeliano Golda Meir, “Preferiamo le vostre condanne alle vostre condoglianze”.