da Eques
Fantastico quello che stiamo sentendo dai politici di sinistra in questi giorni sulle questioni che più attanagliano, ovviamente secondo loro, la gente. Sembrano tutti impegnati in una gara tra di loro a chi si mette più in mostra! Dalla questione della “nave negriera”, al TAV (scusate l’andar contro corrente, ma se TAV è l’acronimo di Treno ad Alta Velocità, per me almeno, e per la lingua italiana, si deve usare il maschile … pure se disturba la signora Boldrini, che, per quanto mi riguarda può farsene, o non, tanto è uguale, una ragione), dalla “legittima difesa”, argomento a cui dedicherò del tempo a parte, in ragione della vastità dell’argomento, al segnale che la gente avrebbe dato, sempre secondo loro, con la “straordinaria partecipazione” alle primarie del PD di domenica scorsa.
Anche se sembrava si dovesse parlare di fatti di casa, e cioè l’elezione del segretario di un partito, sembra quasi di esser tornati ai tempi in cui il nemico era quel tale, sempre da questi fenomeni battezzato come “Belzebu’”. L’unica differenza è che quello si chiamava Giulio, e questo, dopo un intermezzo di un certo Silvio, oggi si chiama Matteo (non Renzi … tranquilli!). Cosa c’entrasse con le “primarie” Dio solo, forse, lo sa.
Come che sia un dato è certo … il coacervo di bestialità che si sente rovesciare ogni giorno addosso a Salvini, eletto nemico di turno, sapientemente (si fa per dire) amplificato dalle solite trasmissioni tv, militarmente occupate da loro amichetti, veramente non ha limiti. A guardarne alcuni, sembra quasi che quel pavoneggiarsi miri più a stuzzicare Maurizio Crozza ad imitarli, che ad altro. Sembra un’evoluzione di quel che accadeva una volta quando, per esser considerati importanti, la misura la dava il numero di informazioni di garanzia ricevute, meglio ancora se infondate! In pratica, più ne avevi … e più eri importante.
Ricordo, in una situazione del genere, quel che mi disse un noto magistrato romano con cui ero in una certa confidenza e che, a fronte delle mie vibrate proteste per un’indagine, più che infondata … semplicemente folle, come poi, dopo il fisiologico periodo di cottura a fuoco lento, fu certificato da una più che logica archiviazione che, sorridendo a fronte della mia veemenza, mi rispose: “E che ti lamenti pure? … Oggi se uno non riceve un’informazione di garanzia … non è nessuno. Sapessi quante ne ricevo io”.
Oggi non è più così. Oggi per esser considerati importanti si deve essere imitati da Crozza, il comico, quello pure bravino … quando non si fa prendere la mano da Dio solo sa quali smanie, che evidentemente non riesce a contenere. Esser imitati da lui è oggi il bollino che certifica l’importanza, la gloria (imperitura? … ne dubito … guardate che fine ha fatto Razzi … nel dimenticatoio). Una sorta di certificazione europea ISO … non so che numero …. E però, venendo all’argomento su cui volevo soffermare l’attenzione, e cioè le “primarie” del PD, lasciando perdere quel che dicono tutti, e cioè che sono state semplicemente l’ennesima certificazione del tracollo di una sinistra in via d’estinzione, come qualche maligno potrebbe pensare badando ai numeri (da 3.554.169 votanti del 2007 ai 1.650.000 di ieri), un segnale per il futuro, mi sembra sia emerso … E si perché si è scoperto un qualcosa in comune tra il nuovo PD e i 5 Stelle ….
Cosa? Ma il linguaggio, diamine! O meglio … il continuato stupro della lingua italiana …. Per lo meno secondo me … e però anche della grammatica e della sintassi! Datemi pure del classista, del becero, dell’antidemocratico … Ma che diavolo pretendo? Che, se uno è ignorante, non deve poter essere eletto e impugnare la barra del timone della Cosa pubblica (Res Publica si diceva una volta), e dirigere tutto e tutti!? Sarebbe antidemocratico, vero?!
Beh, se la pensate così allora, quando vi capiterà, e siatene certi vi capiterà, come a tutti, di aver bisogno di un medico, che so, magari di uno specialista, di uno capace insomma, beh, allora confermate le vostre belle idee di uguaglianza (quelle che intendete voi, ovviamente, non quelle della gente normale), e fatevi curare da un ignorante .. però tanto portato dall’intellighenzia e dalle tv …È vero che per fare un’iniezione si deve possedere un titolo, ma non è mica necessario averlo per diventare Presidente di Regione, o segretari di partito!
Ma veniamo al fatto che mi ha stuzzicato. In un’intervista di ieri che sta circolando, come si dice, in quel modo così brutto, e che però piace a tanti, “virale”, si sente Zingaretti, e cioè il Presidente della Regione Lazio e, da domenica anche Segretario del PD, che, con aria ispirata, quasi ascetica, testualmente dice: “Rispetto a questa assoluta e oggettiva profondissima novità … a me hanno imparato .. ripeto che quando si fanno le scelte politiche e personali, prima bisogna mettere in prima fila le urgenze che pone la vita e la necessità di far fronte alla … alla politica, e poi … le scelte …”. Ora, non voglio andarmi a impelagare nel cercar di capire quel che voleva dire, anche perchè, ma questo deve essere un mio limite … non ci arrivo proprio … forse a causa del diverso italiano che a me hanno … “insegnato” … e che, forse, sarò io a non aver “imparato”, ma la domanda che mi è venuta è: si rende conto costui che la gente, e mi riferisco soprattutto a quella che lo ha votato, crede in lui? Tralasciando anche che, stando a internet, è diplomato in “odontotecnica” e ha frequentato per un periodo non specificato, una non indicata università, e che ha però ricoperto numerosi incarichi in tantissime Commissioni e Delegazioni, pensa davvero di poter storpiare impunemente la lingua italiana .. o altro era l’intento che perseguiva? Cosa avrà voluto dire in effetti con quel suo dire?
Forse, andando un pochino al di là del senso intrinseco delle parole, ha voluto segnalare ai 5 Stelle una sua disponibilità a ragionare di un prossimo accordo, magari iniziando ad usare lo stesso linguaggio … così, come dire, trasgressivo rispetto alla rigida grammatica e sintassi italiane, per farsi intendere da molti esponenti 5 Stelle? E chi lo sa! Tranquilli … presto lo scopriremo ….