Ridateci la Democrazia Cristiana…..
Non ci manda la polizia. Il compagno Honecker, da quasi un anno a capo di un esecutivo di sinistra-sinistra, dopo aver guidato con le medesime credenziali un governo di destra-destra, sa fare tutto e il contrario di tutto.
Autorizzare i suoi ministri, Salvini e Toninelli in primis, a violare le norme del diritto internazionale per poi scaricarli, poiché ora al Viminale e a Porta Pia siedono Lamorgese e De Micheli. Due maggioranze diverse, un unico presidente del Consiglio.
La tanto vituperata Democrazia Cristiana, che pure contava sì e no sul 35-40% dei consensi, mai avrebbe osato: con questa Italia così umorale, se il Paese guardava a destra si affidava a Malagodi, se a sinistra, chiamava La Malfa. Ma mai, e poi mai, in base a tali umori, si affidava alle stesse personalità.
Se l’Italia guardava a destra, senza però voler far fuori le sinistre, la Dc chiamava Andreotti Giulio, Rumor Mariano, Forlani Arnaldo. E se invece toccava strizzare l’occhio a sinistra, il grande partito che era, aveva a sua disposizione i due veri “cavalli di razza”: Moro Aldo e Fanfani Amintore.
Ma un uomo valido per tutte le stagioni, un partito serio, non solo non lo avrebbe mai considerato: mai gli avrebbe affidato la guida di due maggioranze diverse. È la terza, quarta, quinta-boh repubblica. Bellezza.
Però non ci manderà la polizia a casa.
Il che, in tempi di decreti amministrativi che derogano – o intenderebbero derogare – a disposizioni legislative e costituzionali, pare più che una ovvietà, un po’ insperato drappello a cui appendendersi in modo fragile, e precario. Il che significa che mentre la Corte Costituzionale è impegnata ad eleggere un presidente che durerà sì e no una stagione, e mentre la magistratura del CSM, il vero quarto potere non autorizzato da alcunché, tutto il calpestabile legislativo umano sarà possibile, impunemente.
Eravamo una democrazia libera, sotto la vecchia Dc. Ma cosa siamo ora? A voi la risposta